“Aiutare i poveri è una questione di giustizia”.
Sostegno al messaggio di Papa Leone XIV per la Giornata Mondiale dei Poveri.
Accogliamo con profondo rispetto e piena adesione il messaggio di Papa Leone XIV in vista della prossima Giornata Mondiale dei Poveri, pubblicato su Avvenire il 14 giugno 2025.
Con parole forti e limpide, il Pontefice ricorda a tutti – credenti e non credenti – che la povertà non è solo una condizione materiale da alleviare, ma una sfida morale e civile da affrontare con giustizia, dignità e carità. La frase che campeggia nel testo, “l’indigenza più grave è non conoscere Dio”, non è una semplice esortazione religiosa, ma un richiamo alla radice profonda della disuguaglianza e dell’abbandono.
Papa Leone XIV denuncia l’indifferenza, l’egoismo e le logiche di esclusione, richiamando l’urgenza di costruire una società più giusta, in cui nessuno venga dimenticato. La povertà, scrive il Papa, “non si affronta con le armi, ma con il diritto, la scuola, la casa e il lavoro”: un messaggio forte, concreto, che tocca anche la responsabilità delle istituzioni pubbliche e dei decisori politici.
In un tempo segnato da diseguaglianze crescenti, da crisi ambientali e sociali che colpiscono sempre i più fragili, le parole del Pontefice sono un faro di verità e di impegno. Aiutare i poveri non è un gesto di compassione, ma un atto di giustizia.
Facciamo nostre le sue parole, rinnovando l’impegno per politiche inclusive, per il sostegno alle famiglie vulnerabili, per il rafforzamento dei servizi sociali e del volontariato. E soprattutto, per una cultura della prossimità e della responsabilità collettiva.
Che questo Anno Giubilare, come auspica Papa Leone XIV, sia davvero un tempo di risveglio delle coscienze e di conversione personale e comunitaria verso una società dove la giustizia sociale sia finalmente realtà.